home biografia bibliografia jpband dicono di lui poesie contatti credits
[acquista il libro!]

[acquista il libro]

Il continente perso < Bibliografia < Home

Il continente perso
(poesie 1997 – 1999)

(Introduzione di Plinio Perilli e nota di Paolo Fresu)
Fermenti, Roma, 2000 (s.e. 2001)
Pagg. 112, ISBN: 8887959285

 

“Libro d'esordio di Domenico Cipriano, poeta avellinese ancora giovanissimo, che riesce perfettamente a tenere in equilibrio, nella sua lirica, la mistura di prosa e quella di poesia, la radicalità linguistica e questa voglia concreta di canto, voglia d'una poesia da cantare. Libro di formazione, in visibile e continua crescita, ora ben metabolizzata tra verve sbarazzina e alienazione metafisica, controllo mass-mediologico e desiderio immenso d'abbandonarsi a una poesia nuova che nasca proprio trasgredendo a sé stessa, e salvi l'elegia, l'unica oggi possibile, proprio in uno strutturato gioco di dissonanze, o comunque performances che certo non sono solo interiori”.

(dall’introduzione di Plinio Perilli)

“Non credo di sbagliare nel dire che è ancora il Jazz, attraverso il linguaggio della poesia, lo strumento del riscatto di Domenico Cipriano. Un jazz alcune volte accarezzato, sussurrato, alcune volte imposto o volutamente sottolineato nella forma ritmica del testo o nell'apparente casualità e consequenzialità di un ordine fonetico della parola.”

(dalla nota di Paolo Fresu)

“È raro trovare in un giovane, alla prima uscita dei suoi testi, una così marcata incisività testuale. Domenico Cipriano si inserisce nelle ansie del suo e del nostro tempo con un approccio lirico-formale che è insieme scettico, ludico e saggio. Un linguaggio poetico che ci testimonia mnemoniche convinzioni personali con il distacco dell'improvvisazione: pur denudando la stessa nel pulsare ritmico dei suoi versi dialoganti intimamente e a distanza. Affidare al ristretto, nonché popolarissimo, mondo della poesia italiana un giovane e promettente autore come Domenico Cipriano, è una delle prerogative più liete della Giuria di questo premio. Ed essa non può che auspicare che questo dovuto riconoscimento comporti, per il giovane autore, un impegno ancor maggiore per il suo futuro e per quello della poesia italiana.”

(Motivazione del premio Camaiore (proposta), Francesco Bellomi, presidente)

 

POESIE


Col viaggio mi fingo ombra
per segnare passaggi nel tempo
senza traccia neppure accennata,
essenza visibile nell’istante, dubbio
di essere apparso, o essere un falso.

****

Sulle mie montagne
c’è il mare.
Lo guardo appoggiando
l’ombra a un palo.
Sempre tempestoso
riflette gli animi
di questa gente.
Chi vive lì sotto
vede fosche giornate
ripetersi, inutili,
senza sogni, né
speranza di cambiare.

Siamo pochi
rimasti a guardare
questo mare.
Scompare
a Mezzogiorno,
quando la bassa marea
assorbe le sue nuvole.

****

Amore, non credo
nell’economia di scala
nella produzione di massa
per questo è una
la rosa che ti dono
perché si è in un solo modo
per ognuno.

****

Cerchio riflesso lampade flebili
esili ritmi nati dai cerchi
sommati: bocche occhi gole
dei sassofoni bui nei centri
(ogni cerchio è oscuro nel centro
ripercuote insistente se stesso
ridesto nei segni invadenti
del mondo e i simboli tondi)
rossetto sui bordi solletica
sforme sorriso a mezza luna
la nota che nuota nei riccioli:
boccoli tondi riposti alla cruna.

© Fermenti

[acquista il libro]

Domenico Cipriano © 2006. Tutti i diritti riservati. Powered by FrancescoBianco.net